Indirizzo: Via Oriolo, 5 – Parco comunale circostante la Torre

Ufficio informazioni turistiche di riferimento:

Testo analitico: Si tratta di quattro pini ritenuti “monumentali” e sottoposti a vincolo per vari motivi, prima fra tutti la stupenda posizione a mo’ di cornice della restarata Torre manfrediana di Oriolo. Le dimensioni sono rilevanti ma non eccezionali (circonferenze di 2.37, 2.18 e 2.67 per i tre piu piccoli, di 3.02 per il piu grande; altezze sui 20 m circa); il più grande ha certamente un’età ultrasecolare, poiché compare – grosso modo come lo vediamo oggi e comunque già perfettamente sviluppato – nei disegni di Romolo Liverani, databili attorno al 1840. L’ipotesi più attendibile è quindi che sia stato piantato dai Caldesi poco dopo il 1770, anno in cui ottenero in enfiteusi il terreno della Torre di Oriolo. Purtroppo oggi questo venerando pino risulta sofferente e in parte dissecato, per danni di guerra (una granata lo colpì nel 1944) e di pace (lavori di ruspatura e movimento-terra, nel 1986, gli danneggiarono l’apparato radicale). Resta tuttavia uno dei patriarchi vegetali del territorio faentino, per pregio storico, dimensionale e soprattutto paesaggistico.

Come arrivare: Da Faenza si imbocca la strada per Santa Lucia (la piu breve e semplice dal centro e la prima a destra subito dopo il Ponte delle Grazie) e, dopo circa 3 km, si volta a sinistra per via San Mamante. Altri 3 km fino ad incontrare sulla destra (attenzione poiché la si vede solo all’ultimo momento) la via Oriolo, che sale in breve al borghetto omonimo. All’interno del parco che riveste tutta la sommità del colle e che circonda la bella Torre quattrocentesca – oggi restaurata – si trovano i pini: essi sono sempre visibili da fuori, mentre per vederli da vicino, all’interno del parco, bisogna approfittare dei momenti d’apertura (di norma tutti i fine-settimana oltre che in occasioni varie -sagre, feste, visite guidate, ecc – durante la buona stagione).