Ufficio informazioni turistiche di riferimento:

Testo analitico: Bellissimi, questi quattro pini sono davvero monumentali, soprattutto come cornice alla qu<attrocentesca Rocca di Oriolo, situata in cima all’omonimo colle, a presidio del borghetto omonimo. Il più vecchio presenta misure notevoli – oltre 3 m di circonferenza e oltre 20 m di altezza – e un’età sconosciuta ma certo veneranda: compare, più o meno come oggi lo vediamo, in una serie di disegni di Romolo Liverani databili attorno al 1840. Potrebbe esser stato piantato dai Caldesi poco dopo aver ottenuto il terreno, nel 1771. Purtroppo oggi risulta alquanto sofferente – quasi metà chioma secca e danni al tronco – e al suo deperimento, dopo la granata che nel 1944 gli scortecciò la base, hanno contribuito i lavori di restauro alla rocca, che comportarono, nel 1986, ruspature e scassi al terreno a ridosso dell’apparato radicale.
Più giovani e più sani gli altri tre, che però rientrano in dimensioni “normali” (circonferenze a petto d’uomo di 2.40, 2.20 e 2.70) e sono in parte nascosti dalla macchia di verde che circonda la rocca.

Come arrivare: Da Faenza si imbocca la strada per Santa Lucia (a destra dopo il Ponte delle Grazie, tra centro e Borgo) e, dopo circa 3 km, si volta a sinistra in direzione San Mamante. Altri 3 km fino ad incontrare la stradina a destra che sale ad Oriolo dei Fichi. Cartelli fin da Faenza.