Indirizzo: Via Manfredi 153-154

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La chiesa attuale è un eccellente esempio di architettura settecentesca e fa parte infatti di quel grande “cantiere” che nel secolo dei Lumi coinvolse la città: fu ricostruita dal 1726 al 1735 su una preesistente chiesa eretta dai Padri Serviti nel XIV secolo, completata nel 1343. Si sa che l’edificio originario possedeva un portico, in facciata, di sei archi; resti della fiancata meridionale trecentesca si possono vedere dal primo chiostro dell’adiacente Biblioteca Comunale, sorta sul convento dei Padri Serviti.
L’architetto responsabile del rifacimento fu Giuseppe Soratini, che realizzò un’imponente facciata quasi tutta in laterizio, divisa in due ordini e scandita da due coppie di lesene poggianti su zoccoli in “pietra della Samoggia” (cioè lo spungone, calcare arenaceo locale).
Nell’ultimo conflitto mondiale il celebre campanile, che era il più alto di Faenza, costruito su disegno di Pietro Borboni fra il 1758 ed il 1774, fu fatto saltare dai Tedeschi in ritirata come la vicina torre civica di Piazza del Popolo. Non venne più ricostruito.

Notizie aggiuntive: La chiesa dei Servi è soppressa fin dall’immediato dopoguerra e solo occasionalmente viene aperta. Da tempo è previsto un suo restauro, che la renda nuovamente accessibile. Al momento sono visibili solo le parti esterne, su corso Saffi, via Mafredi e sull’ex convento adiacente.

Come arrivare: Dalla Piazza del Popolo è facilmente raggiungibile andando in direzione est, con Corso Saffi.