Indirizzo: Via Sarna – Ronco
Testo analitico: L’edificio attuale è molto antico, anche se della fase primitiva, tardo-bizantina, ha conservato solo una piccola parte alta della fiancata meridionale. Il campanile è dei primi del ‘700, dubitativamente attribuito al bravo architetto faentino Carlo Cesare Scaletta, mentre l’interno fu interamente rifatto poco dopo la metà del ‘700 dall’arciprete Tomaso Violani che per le parti murarie si affidò all’architetto Gian Battista Campidori, mentre per le decorazioni a stucco chiamò un artista ignoto ma estremamente abile (la vecchia attribuzione a Carlo Sarti è stata oggi accantonata ed è stata avanzata quella del ticinese Verda, presente a Faenza e collaboratore del Campidori).
Tra le opere d’arte si segnala il bell’affresco tardogotico raffigurante S.Antonio Abate, con data 1430, di ignoto maestro probabilmente faentino e la splendente pala dell’altare maggiore con “l’Assunta con San Luigi e San Macario”, unica opera sicura del rarissimo pittore Nicola Valletta, greco, ma educatosi a Venezia al seguito dell’Amigoni.
Notizie aggiuntive: L’unica guida monografica dedicata a questa pieve è quella di Antonio Savioli, risalente al 1971 e da tempo esaurita.
Come arrivare: Da Faenza si esce in direzione sud, seguendo i cartelli per Modigliana che portano sulla provinciale omonima, appena di la dal cosiddetto “Ponte Rosso”. Di questa strada si percorre meno di un chilometro, voltando alla prima vera deviazione a destra (via Sarna) che è una piacevole strada comunale, tortuosa e immersa nella campagna. Dopo circa 8 km da Faenza si arriva alla frazione Sarna, dove l’edificio principale, preceduto da annosi cipressi, è la Pieve.