Indirizzo: Via Santa Maria dell’Angelo, 9

Testo analitico: La nascita della Pinacoteca di Faenza risale al 1979, anno in cui l’Amministrazione della città acquistò una notevole collezione di stampe, gessi e dipinti dall’artista Giuseppe Zauli. A questo nucleo iniziale si aggiunsero i dipinti confiscati alle chiese e alle corporazioni religiose nel periodo napoleonico e nel periodo seguente all’unità d’Italia. Dopo il 1875, la Pinacoteca venne sistemata nei locali dell’ex-convento dei Gesuiti (dove ancora si trova) e sistemata e ordinata da Federico Argnani, singolare figura di patriota ed artista. Grazie alla sua opera i fondi originari si arricchirono ulteriormente di opere di varia natura, scrupolosamente registrati nell’inventario del 1889.

Notizie aggiuntive: Le collezioni della Pinacoteca sono ripartite in due sezioni: la Sezione Antica e la Galleria d’Arte Moderna. La Sezione Antica presenta un’ampia panoramica d’arte e storia dall’età romana al secolo XVIII: mosaici, lapidi, sculture ed epigrafi romane ed altomedievali.La parte più consistente e qualificata delle raccolte è costituita da dipinti e sculture che consentono di percorrere cinque secoli d’arte faentina e italiana: grande rilevo occupano gli artisti che hanno diffuso il Rinascimento a Faenza: Biagio d’Antonio, G. B. Bertucci il Vecchio, Marco Palmezzano, Donatello, A. Rossellino e il Maestro della Pala Bertoni. Imponente è la raccolta di pale d’altare del ‘500 e ‘600 “emigrate” dalle chiese di Faenza. Fra i nuclei tematici di maggiore spicco: le nature morte di Recco, Ruoppolo, Boselli, Resani, Magini e Levoli, con i quali si entra nel sec. XVIII. Di questo periodo sono i paesaggi, le battaglie, i dipinti di genere, spesso anonimi, talvolta di artisti notevoli: A. Locatelli, S. Orlandi, G. Bucci e F. Guardi. Grazie ad acquisti e soprattutto a donazioni sempre più numerose i fondi di pittura e scultura dell’800 e ‘900 sono cresciuti a tal punto da porre il problema di spazi espositivi adeguati. I fondi sono raggruppati per scuole e tendenze storico-stilistiche: Neoclassicismo e Purismo (F. Giani, M. Sangiorgi, T. Minardi, P. Piani, G. Landi); Romanticismo e Realismo (R. Liverani, M. D’Azeglio, V. Hugo, G. Fattori, A. Berti T. Dalpozzo ed altri comprimari di interesse locale). Di recente acquisizione alcuni dipinti di scuola francese dell’800, a cui si affiancano le due sculture di A. Rodin.

Come arrivare: Dal casello autostradale percorrere via Granarolo in direzione Faenza Centro. Alla rotonda dopo il cavalcavia sulla ferrovia voltare a destra e immettersi in viale IV Novembre. Al semaforo voltare a sinistra in via Tolosano. Proseguire fino in fondo e voltare a sinistra in corso Mazzini. Allo spartitraffico voltare a destra in via Cavour dove si trova un parcheggio (in parte gratuito, in parte a pagamento). Via S. Maria dell’Angelo è la prima traversa sulla destra prima del parcheggio.

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