Indirizzo: Via Pasolini, ingresso del paese lato ovest, sull’ex canale Naviglio.

Ufficio informazioni turistiche di riferimento:

Testo analitico: Si tratta di un’area verde non piccolissima (8.300 m quadri, con oltre 500 piante), il cui principale motivo di interesse è storico-evocativo. Fu ricavata infatti a fine anni ’70 dopo la copertura del canale Naviglio, che da Faenza si snoda verso nord fino a gettarsi nel Reno dopo aver toccato appunto Granarolo, Bagnacavallo e Alfonsine. Oggi il canale, fisicamente ridotto a poca cosa (sia come portata, sia come ampiezza, molto inferiori a quelle originarie) ma giustamente ristudiato e valorizzato in quanto luogo di memorie e testimonianza dell’antico assetto idraulico della pianura (risale alla fine del XVIII secolo), è stato interamente ripiantumato con essenze autoctone e/o caratteristiche del paesagggio della “bassa” romagnola. Tali essenze hanno sostituito i pioppi da cellulosa che per anni avevano contraddistinto il canale ma che si configuravano come alberatura precaria, a turno breve e non procrastinabile. Questo imponente lavoro, condotto anche con l’apporto del volontariato locale, si è svolto nei primi anni ’90 e così il parco del canale di Granarolo (già ottenuto appunto vent’anni prima con la copertura del canale presso il paese per discutibili motivi igienici) si è venuto a saldare con una lunghissima striscia di verde che in pratica va da Faenza fino ad oltre Alfonsine.
L’area verde in sé non presenta motivi di particolare rilievo se non i tigli ritenuti “tartufigeni”, ma, come detto, oggi forma un tutt’uno con le sponde del canale a monte e a valle del paese, alberate con querce, frassini, salici, olmi – e altre specie dell’antica flora forestale di pianura – cui si aggiungono piante del paesaggio agrario tradizionale come gelsi, ciliegi, meli e peri.

Come arrivare: Da Faenza verso nord, per la provinciale n.8 (via Granarolo) diretta all’autostrada poi a Bagnacavallo. A 10 km da Faenza, quindi oltrepassata la deviazione per il casello dell’autostrada e la successiva frazione S.Andrea, si lascia la provinciale, che aggira Granarolo verso sinistra con una moderna circonvallazione, e si prosegue sulla vecchia strada che porta al paese. Presso il vecchio ingresso dello stesso, un tempo con un ponticello che valicava il canale, oggi qui coperto, si trova il giardino.