Indirizzo: Piazza S.Maria Foris Portam

Ufficio informazioni turistiche di riferimento:

Testo analitico: Di origine antichissima (VI-VII secolo), questa chiesa, allora situata fuori dalle mura -solo quelle manfrediane, dopo la metà del ‘400, la ingloberanno- aveva il nome di S.Maria foris portam; è nota anche come S.Maria Vecchia per distinguerla dalla Nuova (o dell’Angelo). In origine era orientata, cioè con l’abside verso est, come tutte le chiese paleocristiane. E’ ancora molto discussa l’ipotesi che fosse la prima cattedrale della città. Di quel periodo conserva ancora la parte superiore delle fiancate, con arcate cieche attorno alle grandi finestre (sul modello delle basiliche ravennate) e le due meravigliose colonne interne ai lati dell’ingresso, di breccia africana con capitelli in marmo finissimamente scolpiti, di tipologia teodosiana e attribuiti al VI sec. Fu poi certamente affidata ad una comunità benedettina e per questo fu frequentata da S.Pier Damiano che, di passaggio mentre si dirigeva all’eremo di Gamogna per la Pasqua del 1072, vi morì (l’ultima cappella a destra, ex foresteria dove il santo venne ospitato, è oggi a lui dedicata).
L’attuale interno risale al 1655, quando Bartolomeo Sauli iniziò il lunghissimo cantiere di rinnovamento, invertendo l’orientamento, ampliando molto gli spazi (le navate, in origine una, divennero tre) e creando, dove c’era l’abside, un ingresso monumentale preceduto da un portico.
Oggi l’interno stupisce per l’ariosità e la maestosità, sia pure molto fredda. Tra le opere d’arte, numerose, ci si soffermi sulla volta del primo altare a sinistra (Madonna e Santi) del non comune pittore imolese Gaspare Sacchi (1522) e sull’altare di San Bernardo (cappella a destra dell’altare maggiore) con tavolette raffiguranti le storie del santo attribuite al faentino Niccolo Paganelli (1610 circa).

Come arrivare: La chiesa è quasi sempre aperta (tutti i giorni in orario diurno) avendo funzioni di parrocchia assieme alla “consorella” S.Maria Nuova. Per raggiungerla dal centro si percorre Corso Mazzini (direzione ovest da P.zza del Popolo) per circa 300 metri fino all’incrocio con la prima vera grande strada (via Cavour) dove si volta a sinistra: oltrepassato l’incrocio con via Fiera si volta alla successiva deviazione a sinistra, chiusa sul fondo dalla piazzetta con la grande chiesa.