Indirizzo: Corso Mazzini, 59

Ufficio informazioni turistiche di riferimento:

Testo analitico: Straordinaria chiesa barocca, costruita fra il 1647 e il 1667 per l’Ordine dei Carmelitani, su progetto di Fra Pellegrino Donato, nel luogo della preesistente chiesa di San Tomaso. Appena sette anni dopo l’inaugurazione i Carmelitani si trasferirono nellachiesa del Carmine, in via Bondiolo, e la loro chiesa venne acquistata dai conti Ferniani che la dedicarono a S.Filippo Neri. Quando l’ordine relativo venne soppresso, nel 1777, l’edificio fu affidato alla Congregazione delle Anime Purganti, o del Suffragio.
La facciata presenta una ricca ma eliquibratissima superficie mossa da vuoti e pieni: le nicchie si alternano alle cornici, alle modanature, alle lesene, creando un effetto di chiaroscuro con pochi riscontri a Faenza. Altrettanto gradevole e la coesistenza di mattoni e pietra: il laterizio risulta prevalente ma non toglie nulla alla bellezza del basamento, in calcare arenaceo locale (spungone), delle volute laterali nella parte alta della facciata (stesso materiale) e delle colonne che inquadrano la bifora sommitale, in arenaria.
E’ noto che per il basamento i Padri Carmelitani ottennero il permesso di utilizzare i blocchi del ponte romano del Quadrone (sul Lamone, grosso modo all’altezza della attuale via Santa Croce), da secoli rovinato e intransitabile. Si noti anche il portone, in quercia, con intagli e applicazioni scolpite in forme di teschi e altri simboli mortuari.
L’interno racchiude diverse importanti opere d’arte, a partire dalla cinquecentesca tavola con l’Incredulita di San Tomaso, proveniente dalla chiesa vecchia e oggi attribuita dubitativamente a Sigismondo Foschi, raro pittore faentino educatosi a Firenze presso Fra Bartolomeo ed Andrea del Sarto. Da vedere anche la tela con “S.Antonio che rimproveva Ezzelino da Romano” (primo altare a destra), datata 1770 e firmata dal faentino Giovani Gottardi, a cui pero alcuni critici negarono la paternita dell’opera, attribuendola piuttosto all’atesino Cristoforo Unterberger che con il Gottardi effettivamente collaborava, a Roma. La cosa diede origine ad una serie di dubbi e di controversie solo di recente chiarite da Anna Tambini che ha rivalutato il Gottardi.

Orario festivo funzioni: Vespertina ore 16.30. Prefestiva ore 18.00

Come arrivare: La chiesa è aperta irregolarmente ma con una certa frequenza. E’ facilmente raggiungibile da Piazza del Popolo percorrendo circa 200 metri di Corso mazzini in direzione ovest.