Indirizzo: Via S.Maria dell’Angelo 1, angolo con via Zanelli.

Ufficio informazioni turistiche di riferimento:

Testo analitico: Il complesso, molto grande, è seicentesco, contemporaneo alla costruzione dell’attigua chiesa di S.Maria Nuova. I Gesuiti erano infatti ritornati a Faenza nel 1612 per aprire scuole pubbliche e fondare il proprio convento con annessa nuova chiesa del Gesù, grazie all’interessamento del facoltoso Alessandro Pasi che mise loro a disposizione, oltre al denaro, anche terreno a case attigue alla soppressa parrocchiale di S.Cassiano, dove oggi è S.Maria Nuova. Il convento venne ampliato più volte poi rifatto sul lato di via Zanelli dopo il 1842 per volontà testamentaria del Conte Cesare Naldi che aveva lasciato il suo patrimonio a favore dei Gesuiti affinchè, tornati a Faenza dopo la soppressione papale di fine ‘700 potessero riaprire scuole pubbliche. Nel 1860 vi fu insediato il liceo ginnasio statale “Evangelista Torricelli”, dedicato al faentino inventore del baromatro che aveva studiato in questa scuola. L’altro grande ricordato come studente in questa scuola, sia pure in epoca molto diversa (primissimi del ‘900) e il poeta marradese Dino Campana.
Oggi il convento si presenta nella sua veste ottocentesca, che pure ha rispettato il preesistente impianto fatto di grandi corridoi e cellette, ora adibite ad aule. Nei corridoi sono copie ottocentesche in gesso di famose opere d’arte, ad esempio delle pale robbiane presenti a La Verna. Nella parte sinistra del fabbricato c’è invece ancora il grande corridoio seicentesco che un tempo faceva da ingresso principale. In mezzo c’è il cortile, ricavato dal vecchio chiostro, nel ‘900 molto manomesso (addirittura asfaltandolo e adibendolo a parcheggio) ma ancora con discreti alberi: cedri ed abeti rossi.

Come arrivare: Da Piazza del Popolo si percorre tutta via Severoli (dall’angolo a monte della piazza in direzione ovest) fino a che, incrociando via Zanelli, diventa via S.Maria dell’Angelo; in angolo sulla destra si trova l’ex convento, accessibile oggi dal portone di Palazzo Studi, sede del Liceo Classico.