Indirizzo: Via San Mauro, 16
La chiesa esisteva già nel 1212; probabilmente la sua origine è da ricollegarsi ai monaci Camaldolesi che ebbero qui, dal XIII al XV secolo, un piccolo monastero che venne soppresso una prima volta nel 1558, poi nel 1569, quindi nel 1653, e infine con la dominazione napoleonica. Nel 1828 si constata che la chiesa di S. Mauro era rimasta di libera collazione, mentre nel 1900 venne abbattuta. Essa presentava il corpo a travi, quello del coro a volta, con facciata a oriente; aveva una porta principale che si apriva sulla facciata e una laterale. L’abside e le pareti laterali dell’altare maggiore erano affrescate con immagini sacre, mentre sull’altare campeggiava una tavola raffigurante la Madonna con il Bambino e i Ss. Benedetto, Romualdo, Mauro, Giovanni Evangelista e Maria Maddalena, del pittore faentino Giulio Tonduzzi (1568). Lo stesso artista si occupò della decorazione della cappella maggiore. Nella seconda metà del 1500 gli altari erano cinque, ma già ridotti a due nel 1612. La chiesa aveva anche il fonte battesimale (fin dall’origine) e un campanile a vela con una campana. La costruzione della nuova chiesa di S. Mauro seguì il disegno dell’arch. faentino Domenico Magnani e la chiesa venne aperta al culto il 2 settembre del 1900. Di stile neoclassico, misura m 21,50×8,50, e a volta reale, presenta tre altari ed è stata decorata dal bolognese prof. A. Lazzari nel 1907. L’altare maggiore è in marmo con decorazione del prof. G. Meluzzi; nel coro, dietro l’altare stesso, è appesa la tavola detta sopra. I due altari laterali, in apposite cappelle, sono intitolati al Sacro Cuore di Gesu e alla Madonna del Carmine. In questo altare venne intagliata dal Meluzzi un’ancona in legno con le anime purganti (1920), mentre in una nicchia troviamo la statua della Vergine; nell’altra cappella, dipinta dal Lazzari, è stata posta nel 1923 una statua del Sacro Cuore di Gesu, opera dello scultore tirolese Giuseppe Rungaldier. La tribuna è stata intagliata dal Meluzzi. Il 31 luglio 1902 fu inaugurato il nuovo campanile, alto 23,50 m, costruito su disegno dell’arch. Magnani, mentre la canonica fu ricostruita nel 1904. La consacrazione della chiesa risale invece al 27 ottobre 1923.
Come arrivare: Da Solarolo proseguendo in direzione Bagnara di Romagna, la chiesa sorge appena fuori il centro abitato sulla destra.